Come previsto nel mio post "Vacche Magre" l'economia mondiale sta andando sempre più giù. Oggi c'è stato un altro crollo delle borse mondiali a causa della mancata approvazione da parte del Congrasso americano del piano di salvataggio proposto da Bush. Giusamente negli USA fanno fallire chi sbaglia, anche se i rischi sono grandi: giustamente perchè non è giusto che lo stato spenda soldi per pagare gli errori dei privati che statalizzano le perdite e si appropriano degli utili, prassi tutta Italiana.
Il piano in realtà era una cosa abbastanza sensata ma rischiosa: se si fossero spesi quei 700 miliardi e non fossero bastati sarebbero stati guai catastrofici, perchè non è detto che questi 700 miliardi sarebbero bastati, ma se si fossero spesi in caso di altri crack sarebbe statoil disastro totale e dato che di altri crack ce ne saranno è meglio che i soldi stiano dove sono ora senza salvare nessuno.
Il rischio di effetto domino ancora più pesante di quello attuale è evidente: un nuovo '29 è all'orizzonte, tutti in cuor loro lo sanno, ma i baroni dell'economia fanno finta nelle loro dichiarazioni sprizzando ottimismo da tutti i pori. Invece questo è solo l'inizio a meno che non saranno varati provvedimenti adatti e molto velocemente.
Ora abbiamo un inflazione in crescita con abbssameto dei consumi nonostante un alto tasso d'interesse e più lo si alzerà più aumenterà l'inflazione perhèin realtà non esiste correlazione provata fra le due cose come invece ci insegnano a scuola: non è vero che aumentando la moneta circolante aumenta l'inflazione o diminuendola diminisce l'inflazione.
La prova è evidente agli occhi di tutti. Ora se diminuiscono i consumi è ovvio che diminuisca la produzione: se lagente non compra l'industrale non produce: maperchè la gente non compra?
Perchè non ha i soldi per farlo essendosi indebitata irragionevolmente per comprare beni di largo consumo a rate, oltre ai mutui. Ciaramentelagente deve mangiare, e se prima poteva sprecare con meno moneta nonpuò farlo, deve stare attenta a come spende: questa meno moneta tradotta sono salari più bassi rispetto al costo della reale per mantenere il livello di vita di qualche anno fa.
Questo ha portato moltissimi a non poter pagare le rate dei mutui e a far crollare le prime banche e di qui l'effetto a catena. In Italia sta arrivando ora: Unicredit perse il 14% in una sola seduta quel martedì 16 settembre, oggi ha lasciato il 10%, il titolo vale la metà d quanto valeva all'inizio dell'anno. Fossi un correntista Unicredit mi affretterei a ritirare i soldi perchè Unicredit è un gigante con le gambe di argilla. E se fossi uno di quegli sciagurati che invece di tenersi la liquidazione dal proprio datore di lavoro chiederi lumi su dove sono stati investiti i soldi, idem se avessi sottoscritto qualche piano d'investimento.
Unicredit che è già nella bufera perchè avrebbe venduto prodotti finanziari speculativi a molti imprenditori senza dirgli che erano prodotti ad alto rischio: naturalmente Unicredit tiene per se gli utili e scarica i propri errori sugli ignari clienti. Questo è il forum Adusbef dove si parla di Unicredit: c'è da sbiancarsi i capelli. Ma la Consob dov'è? C'è? Esiste?
Crollo di Parmalat docet: Unicredit farà il tonfo.
Inoltre vi consiglio di leggere questo forum: è edificante.
lunedì 29 settembre 2008
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