lunedì 29 settembre 2008

Si sprofonda.. Unicredit di più!

Come previsto nel mio post "Vacche Magre" l'economia mondiale sta andando sempre più giù. Oggi c'è stato un altro crollo delle borse mondiali a causa della mancata approvazione da parte del Congrasso americano del piano di salvataggio proposto da Bush. Giusamente negli USA fanno fallire chi sbaglia, anche se i rischi sono grandi: giustamente perchè non è giusto che lo stato spenda soldi per pagare gli errori dei privati che statalizzano le perdite e si appropriano degli utili, prassi tutta Italiana.
Il piano in realtà era una cosa abbastanza sensata ma rischiosa: se si fossero spesi quei 700 miliardi e non fossero bastati sarebbero stati guai catastrofici, perchè non è detto che questi 700 miliardi sarebbero bastati, ma se si fossero spesi in caso di altri crack sarebbe statoil disastro totale e dato che di altri crack ce ne saranno è meglio che i soldi stiano dove sono ora senza salvare nessuno.
Il rischio di effetto domino ancora più pesante di quello attuale è evidente: un nuovo '29 è all'orizzonte, tutti in cuor loro lo sanno, ma i baroni dell'economia fanno finta nelle loro dichiarazioni sprizzando ottimismo da tutti i pori. Invece questo è solo l'inizio a meno che non saranno varati provvedimenti adatti e molto velocemente.
Ora abbiamo un inflazione in crescita con abbssameto dei consumi nonostante un alto tasso d'interesse e più lo si alzerà più aumenterà l'inflazione perhèin realtà non esiste correlazione provata fra le due cose come invece ci insegnano a scuola: non è vero che aumentando la moneta circolante aumenta l'inflazione o diminuendola diminisce l'inflazione.
La prova è evidente agli occhi di tutti. Ora se diminuiscono i consumi è ovvio che diminuisca la produzione: se lagente non compra l'industrale non produce: maperchè la gente non compra?
Perchè non ha i soldi per farlo essendosi indebitata irragionevolmente per comprare beni di largo consumo a rate, oltre ai mutui. Ciaramentelagente deve mangiare, e se prima poteva sprecare con meno moneta nonpuò farlo, deve stare attenta a come spende: questa meno moneta tradotta sono salari più bassi rispetto al costo della reale per mantenere il livello di vita di qualche anno fa.
Questo ha portato moltissimi a non poter pagare le rate dei mutui e a far crollare le prime banche e di qui l'effetto a catena. In Italia sta arrivando ora: Unicredit perse il 14% in una sola seduta quel martedì 16 settembre, oggi ha lasciato il 10%, il titolo vale la metà d quanto valeva all'inizio dell'anno. Fossi un correntista Unicredit mi affretterei a ritirare i soldi perchè Unicredit è un gigante con le gambe di argilla. E se fossi uno di quegli sciagurati che invece di tenersi la liquidazione dal proprio datore di lavoro chiederi lumi su dove sono stati investiti i soldi, idem se avessi sottoscritto qualche piano d'investimento.
Unicredit che è già nella bufera perchè avrebbe venduto prodotti finanziari speculativi a molti imprenditori senza dirgli che erano prodotti ad alto rischio: naturalmente Unicredit tiene per se gli utili e scarica i propri errori sugli ignari clienti. Questo è il forum Adusbef dove si parla di Unicredit: c'è da sbiancarsi i capelli. Ma la Consob dov'è? C'è? Esiste?
Crollo di Parmalat docet: Unicredit farà il tonfo.
Inoltre vi consiglio di leggere questo forum: è edificante.

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