martedì 2 settembre 2008

Libertà e ingerenze

Il nostro paese è un po' strano: diventano dubbi scientifici tutte le cose in contrasto con la dottrina cattolica. Ora io mi chiedo se una cosa non lede la libertà di nessun altro oltre la mia perchè mai qualcuno o qualche legge mi dovrebbe impedire di compiere un'azione.
Oggi l'Osservatore Romano ha pubblicato un articolo in cui dichiara: "
Anche la Chiesa cattolica, consentendo il trapianto degli organi, accetta implicitamente questa definizione di morte, ma con molte riserve: per esempio, nello Stato della Città del Vaticano non è utilizzata la certificazione di morte cerebrale. A ricordare questo fatto è ora il filosofo del diritto Paolo Becchi in un libro (Morte cerebrale e trapianto di organi, Morcelliana) che - oltre a rifare la storia della definizione e dei dibattiti seguiti negli anni Settanta, tra i quali il più importante è senza dubbio quello di cui fu protagonista Hans Jonas - affronta con chiarezza la situazione attuale, molto più complessa e controversa.
Il motivo per cui questa nuova definizione è stata accettata così rapidamente sta nel fatto che essa non è stata letta come un radicale cambiamento del concetto di morte, ma soltanto - scrive Becchi - come "una conseguenza del processo tecnologico che aveva reso disponibili alla medicina più affidabili strumenti per rilevare la perdita delle funzioni cerebrali". La giustificazione scientifica di questa scelta risiede in una peculiare definizione del sistema nervoso, oggi rimessa in discussione da nuove ricerche, che mettono in dubbio proprio il fatto che la morte del cervello provochi la disintegrazione del corpo."
Quali siano queste ricerche che non è dato sapere: un articolo serio fornirebbe fonti o rimandi, fonti e rimandi che non possono essere citati semplicemente perchè non esistono.
La morte cerebrale è rigidamente accertata in Italia e in quasi tutti i paesi che applichino il protocollo di Hardvard e come dicono gli scienziati è "resta al momento l'unico valido, in mancanza di nuove evidenze scientifiche, per definire la morte di un individuo"
Quello che non sopporto è la mistificazione che la Chiesa tenta di fare: dichiarare che ci sono nuove evidenze scientifiche quando invece non esistono se non nella testa delle gerarchie cattoliche che da sempre tentano di controllare la gente.
E' tanto difficile per la Chiesa Cattolica scrivere una frase che suoni più o meno così: "sappiamo e riconosciamo esatte le parole della scienza rispetto alla morte cerebrale, tuttavia ricordiamo alle persone che seguono la dottrina cattolica che per la Chiesa non è così dato che la Chiesa crede nella presenza dell'anima come vera coscienza della persona".
Una dichiarazione così sarebbe accettabile da ogni scienziato e anche da me. Suonerebbe libera Chiesa in libero Stato. Però la Chiesa continua a inventarsi "evidenze scientifiche".
Idem si potrebbe dire per l'eutanasia: perchè io non posso scegliere di morire come credo? E' molto difficile per la Chiesa rispettare la mia volontà? Io ho il libero arbitrio:: la mia Libertà consiste anche nella perfezione della mia scelta che comprende anche il peccato.
La mia Libertà finisce laddove infrange la Libertà del prossimo: con l'eutanasia dov'è la limitazione della Libertà del prossimo? Casomai è la Chiesa che è illiberale impedendomi di morire come meglio credo.
Il cattolico osservante di certo non chiederà l'eutanasia ascoltando le parole della Chiesa, ma perchè devo avere limitata la mia Libertà di scegliere, anche di morire.
Se avrò peccato me la vedrò io con il padreterno, sempre "se", perchè a quanto pare ci sono dei cristiani, vedi la Chiesa Valdese, che sugli argomenti etici non mette becco: sono scelte personali essendo ogni persona responsabile davanti a Dio.
Così è infatti: mica una persona va all'inferno al posto mio se mi uccido, io ho peccato e io solo sono il responsabile delle mie azioni.
Forse la Chiesa non ha capito che ha perso il primato sull'Etica dai tempi della rivoluzione francese quando l'Uomo ha dimostrato che l'Etica esiste anche al di fuori della Religione.
E io rivendico il primato laico che è mlto più liberale consentendo la scelta: sei cattolico? Fai la tua scelta, ma non hai diritto di impedire la mia.

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