lunedì 22 settembre 2008

Sempre più giù

Venerdì le Borse avevano tirato un respiro di sollievo, almeno così pareva. Invece oggi siamotornati peggo di come eravamo messi giovesì, col petrolio che è salito di prezzo in una sola seduta di 25 dollari, in pratica del 30%.
Nonostante gli annunci di Bush sul piano da 700 miliardi i mercati che bene avevano ragito venerdi, oggi sono affondati nuovamente: la causa è in un sistema che privilegia troppo la speculazione.
Soros, l'uomo che piegato la Banca d'Inghilerra 15 anni fa, da sempre auspica una diversa regolamentazione del mercato in senso più restrittivo: ovviamente come operatore rispetta e usa quelle attuali che l'hanno fatto ricchissimo.
Io spero che Soros dia il colpo finale a questo mercato affinchè lo si possa ristrutturare da capo. Chi ha girato un po' il mondo sa che per esempio la legge della domanda e dell'offerta è in realtà una cosa che esiste solo sui libri, altrimentinon si spiegherebbe perchè la pasta di una notissima marca italiana, fatta in italia, costi la stessa cifra in Italia e dall'altra parte el mondo, nonostante costi di trasporto e dogana.
In realtà sul mercato italiano la legge funziona a fregare la gente perchè la gente non sa quste cose: lo stesso si uò dire di una notissima marca di batterie che addirittura costano il 50% meno: quasi quasi faccio un container le vendo in Italia.
Senza contare i costi telefonici: la banda costa gualeper tutti, anzi per le telco Ialiane dovrebbe costare meno data la maggiore quantità, dnque io non mi spiego come mai l'incidenza sul salario del costo di un sms o di 1 minuto di conversazione in Paraguay sia molto minore che in Italia.
Questa crisi economica è simile a quella degli anni '70: crisi energetica, inflazione e recessione economica: in una parola: stagflazione.
In Italia questa è anche più pesante perchè al contrario degli altri paesi europei noi abbiamo scommesso su salari bassi, come se potessimo fare concorrenza alla Cina con i salari.
Intanto sui Tg nagionali mandano esempi di gente che fa la spesa nei centri commerciali svizzeri dicendo che i prezzi sono dl 30% più bassi e udite udite, le commesse mediamente prendono 800 euro in più: per la serie italiani cornuti e mazziati.
I nostri politici, imprenditori e quant'altro mi devono spiegare come mai in Svizzera un commesso prende quasi il doppio in Italia però i prodotti che vende costino il 30% meno. Cioè in Svizzera hanno salari più alti e costo della vita minore. Dunque c'è qualcosa che non va nel sistema italiano e torniamo al discorso delle batterie e della pasta.
La Banca Europea tra l'altro non aiuta con sua politica volta al contenimento dell'inflazione: in questi 6 anni di euro non ha frenato l'inflazione, non ha saputo aumentare i consumi interni, non ha favorito la circolazione della moneta e creato disoccupazione: queste le accuse del Premio Nobel dell'Economia Modigliani e altri economisti alla BCE.
Putroppo in questi casi è molto meglio avere un po' d'inflazione ma avere meno disoccupazione e conseguentemente aumento di consumi che sono a minimo da 10 anni aquesta parte. Negli anni '70 la stagflazione si curò male, ma ora anche peggio: però mi ricordo gli anni '80 con l'inflazione all'8% però si trovava lavoro molto più facilmente di ora perchè la gente consumava di più
Quando i signoroni della BCE capiranno che non è la quantità di moneta sul mercato il problema ma la lentezza con cui circola risolveranno il problema (forse, perfino Friedman l'ha capito). Posso immettere nel mercato qualsiasi quantità di moneta, ma se non circola sei fregato. Posso avere soltanto un biglietto da 10 euro in uno stato, ma possono essere ricchi tutti. Dipende da quanto velocemente circola questo biglietto da 10 euro.

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